lunedì 19 marzo 2012

Impariamo a comunicare!

Il disegno è una forma di comunicazione non verbale; esso esprime con simboli o immagini ciò che vuole comunicare. E' un mezzo di comunicazione istintivo ed immediato, usato fin dalla preistoria dall' uomo.
Disegnare significa effettuare una lettura della realtà, elaborata nella nostra mente.
Così si esprime anche il nostro corpo. La nostra comunicazione è caratterizzata dai seguenti aspetti: 
° TONO= influenzato da fattori fisiologici (età, costituzione fisica), e dal contesto
° FREQUENZA=  l'aspetto sociale ha una forte influenza
° RITMO= dato ad un discorso conferisce maggiore o minore autorevolezza alle parole pronunciate; va considerata l'importanza delle pause, che vengono distinte in pause vuote e pause piene. Le pause vuote rappresentano il silenzio tra una frase e l'altra, quelle piene le tipiche interiezioni (come "mmm", "beh") prive di significato verbale, inserite tra una frase e l'altra.
° SILENZIO= rappresenta una forma di comunicazione, e cambia di significato a seconda delle situazioni e dei contesti. ( tra due innamorati è diverso che tra due persone che si ignorano)

SISTEMA CINESTESICO

Comprende tutti gli atti comunicativi espressi dai movimenti del corpo. 
In primo luogo vanno considerati i movimenti oculari: il contatto visivo tra due persone ha una pluralità di significati, dal comunicare interesse al gesto di sfida. L'aspetto sociale ed il contesto influenzano anche questo aspetto: una persona, in una situazione di disagio, tenderà più facilmente del solito ad abbassare lo sguardo.


Altra componente del sistema cinestesico è la mimica facciale. Riguardo a questo aspetto va considerato che non tutto ciò che viene comunicato tramite le espressioni del volto è sotto il nostro controllo (ad esempio l'arrossire o l'impallidire). La gran parte delle espressioni facciali sono, ad ogni modo, assolutamente volontarie ed adattabili a nostro piacimento alle circostanze. Gli studiosi di comunicazion della della scuola di Palo Alto hanno classificato quarantaquattro diverse "unità di azione" (ossia possibili movimenti) del viso umano, come strizzare gli occhi, aggrottare la fronte e così via.


Altro elemento fondamentale del sistema cinestesico sono i gesti, in primo luogo quelli compiuti con le mani. La gestualità manuale può essere una utile sottolineatura delle parole, e quindi si utilizza per rafforzare ciò che si vuole esprimere. Nelle diverse culture alcuni gesti o movimenti del corpo indicano un determinato concetto: ad esempio in Bulagria lo scuotimento laterale del capo, che in quasi tutte le culture significa “No”, ha esattamente il significato opposto; in Inghilterra, il gesto della mano con indice e medio alzati col palmo della mano rivolto verso il corpo, che in altre parti del mondo potrebbe essere identificato col segno della vittoria, ha il significato di una grave offesa.





La postura è un altro elemento cinestesico. Anche in questo caso gli elementi sociali e di contesto hanno grande importanza, talvolta identificando con precisione la posizione corretta da mantenere in una data circostanza (i militari sull’attenti di fronte ad un superiore), talvolta in maniera meno codificata ma comunque necessaria (una postura corretta e dignitosa di un alunno in classe di fronte al professore).

LE FUNZIONI DELLA COMUNICAZIONE NON VERBALE


1. Comunicazione espressiva: per manifestare stati d' animo, emozioni, sentimenti (sorriso, occhiolino)

2. Comunicazione interpersonale: per segnalare amicizia, ostilità, disponibilità (aggrottare la fronte, stretta di mano,...)

3. Comunicazione verbale: serve per enfatizzare, ossia semplificare ciò che si dice a parole ( sguardi, gesti,..)


lunedì 5 dicembre 2011

COMUNICAZIONE NON VERBALE

Il linguaggio del corpo costituisce un interessante conversazione. E’ la forma più potente di comunicazione tra gli uomini. Saper
decifrare il linguaggio del corpo permette per così dire di “leggere” la
mente degli altri.
La comunicazione non verbale è quella parte della comunicazione che comprende tutti gli aspetti di uno scambio comunicativo che non riguardano il livello puramente semantico del messaggio, ossia il significato letterale delle parole che compongono il messaggio stesso, ma che riguardano il linguaggio del corpo, cioè la comunicazione senza l'uso del linguaggio verbale.